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al testo di Vincenzo Corsaro
Lui cera
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Mi ritrovai a percorrere quel sentiero a me ben noto, l'amore e la vita mi avevano voltato le spalle, per giungere in quel luogo dove non sarei mai voluto giungere. Guardai il vuoto infinito sotto di me, chiusi gli occhi e immaginai di volare... disperdendo così amarezza e sofferenza... un volo di libertà. Una voce mi fermò. Riconobbi quella voce che mi supplicò di non farlo, ricordandomi che con quel gesto avrei portato via il suo migliore amico... io. Lo guardai meravigliato, il suo sorriso mi disarmò, fece vacillare i miei propositi, nei suoi occhi vidi un accenno di rimprovero e soprattutto l'amore e la presenza del mio migliore amico.
Difatti lui era lì, nel mio peggiore momento... si, lui c'era, ed io... non l'avevo cercato. Se l'amore e la vita mi avevano voltato le spalle, io non potevo voltarle a lui... il mio migliore amico, che con un abbraccio liberatorio alleggerì il mio fardello facendosene carico.
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